L’EUROPA
VUOLE DAVVERO VIETARE L’INSALATA IN BUSTA?
L’Europa vuole vietare l’insalata in busta! L’allarme
lanciato a Tuttofood da Coldiretti rimbalza da ieri, 9 maggio,
tra i profili social degli italiani e sulle pagine dei giornali. Secondo
l’associazione di produttori, “il nuovo regolamento sugli imballaggi
dell’Unione Europea rischia di cancellare dagli scaffali dei supermercati
l’insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le
arance in rete”. Peccato che le cose non stiano proprio così.
Coldiretti, in realtà, fa riferimento alla proposta di Regolamento sugli imballaggi e
i rifiuti di imballaggio (e non a una normativa già approvata e pronta per
entrare in vigore) pubblicata il 30 novembre 2022 dalla Commissione europea. La
proposta di regolamento, se dovesse essere approvata così com’è, interverrà su
alcune normative europee (*), con l’obiettivo di ridurre il packaging eccessivo
e rendere tutti gli imballaggi riutilizzabili o riciclabili entro il 2030. Tra
gli imballaggi da ridurre sono stati individuati anche quelli della frutta e
della verdura fresca.
Tra gli imballaggi monouso che l’Unione Europea vuole ridurre figurano anche quelli di frutta e verdura
Secondo Coldiretti, la nuova normativa, se approvata, “imporrebbe,
tra le altre cose, l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso
inferiore a 1,5 chilogrammi, giudicate superflue e considerate al pari delle
piccole confezioni di shampoo usate negli hotel. Una scelta – prosegue
il comunicato della lobby del mondo agricolo – che apre ad una
serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e
degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i
costi per i consumatori e per i produttori. Basti pensare al tradizionale cestino
di fragole o piccoli frutti che soprattutto nelle fasi di trasporto protegge
l’integrità del prodotto.”
In effetti, nell’allegato V della normativa, quello che
elenca le restrizioni all’uso di determinati formati di imballaggio, si legge
che per gli imballaggi monouso di frutta e verdura fresche è previsto il
divieto d’uso al di sotto di 1,5 kg, come dice Coldiretti, ma poi si specifica
“a meno che non sia dimostrata la necessità di evitare perdite di acqua o
turgore, rischi microbiologici o urti.” La proposta, quindi, prevede già la
possibilità di continuare a utilizzare imballaggi monouso quando è necessario
per proteggere un prodotto molto delicato dagli urti, come ad esempio i frutti
di bosco, o se deperisce molto in fretta ed è esposto a rischi microbiologici,
come appunto l’insalata in busta.
La proposta di normativa prevede già la possibilità di mantenere gli imballaggi monouso in caso di dimostrata necessità
Quello che accadrà veramente quando la normativa entrerà in vigore,
si spera, sarà la scomparsa delle distese di vaschette di plastica con tre
zucchine o sei kiwi, che negli ultimi anni hanno conquistato sempre più spazio
nei supermercati (ne avevamo parlato in questo articolo). Secondo Coldiretti, ciò
avrà un effetto negativo sui consumi, perché ormai gli italiani si sono
abituati alla comodità della frutta e della verdura confezionate, e quindi,
invece di scegliere il prodotto sfuso, non lo compreranno affatto. Tuttavia,
ridurre la quantità di rifiuti da imballaggi che produciamo, soprattutto quelli
di plastica, deve essere una priorità per tutti, e per raggiungere questo
obiettivo tutti quanti dovremo cambiare le nostre abitudini. E se questo
significa rinunciare alla comoda vaschetta di peperoni o al sacchetto di
carote, ben venga.
Quello che
accadrà veramente quando la normativa entrerà in vigore, si
spera, sarà la scomparsa delle distese di vaschette di plastica con tre
zucchine o sei kiwi, che negli ultimi anni hanno conquistato sempre più spazio
nei supermercati (ne avevamo parlato in questo articolo). Secondo Coldiretti, ciò avrà un effetto
negativo sui consumi, perché ormai gli italiani si sono abituati alla comodità
della frutta e della verdura confezionate, e quindi, invece di scegliere il
prodotto sfuso, non lo compreranno affatto. Tuttavia, ridurre la quantità di
rifiuti da imballaggi che produciamo, soprattutto quelli di plastica, deve
essere una priorità per tutti, e per raggiungere questo obiettivo tutti quanti
dovremo cambiare le nostre abitudini. E se questo significa rinunciare alla
comoda vaschetta di peperoni o al sacchetto di carote, ben venga.
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